Indice
Rapporto tra schiavo e padrona
Simone e Federica sembrano essere i nomi di due persone che sono semplici, normali ma queste due persone possiedono una doppia vita: lei è una padrona che utilizza lo strapon, mentre lui ama travestirsi da donna.
Questo insieme di elementi fa in modo che, i due, consumino uno dei rapporti maggiormente intensi di tutti i tempi, ovvero quello che prevede l’utilizzo dello strapon.
Lo schiavo travestito e la padrona con lo strapon
Due persone con una passione unica nel suo genere, ovvero quella per lo strapon: questa mette in comune Federica, una vera e propria dominatrice che ama umiliare i suoi schiavi, e Simone, un semplice ragazzo con delle manie particolari ed uniche nel suo genere.
I due giovani si conoscono da diversi anni ma solo da poco tempo Federica ha deciso di rivestire il ruolo della padrona dominatrice vera e propria che ama dominare il suo partner senza alcuna paura.
Almeno due volte a settimana i due si incontrano per quello che loro chiamano il rapporto dell’inversione, definito tecnicamente col nome di pegging, che riesce a regalare loro la passione unica, visto che a Simone piace essere dominato e ama incredibilmente le donne, seppur si ritenga in parte anch’egli donna.
Un pomeriggio come un altro, la padrona Federica decide di telefonare al suo schiavo Simone: la noia e la monotonia hanno giocato un ruolo particolare in questa particolare serata, che vede la ragazza di venticinque anni come vera e propria protagonista mentre, il suo schiavo, dominato in lungo e largo.
Il loro rapporto sarà differente da tutti gli altri che i due hanno avuto, visto che Federica darà il meglio di sè, facendo letteralmente urlare di piacere il suo Simone.
La serata più intensa per lo schiavo
Era un pomeriggio estivo e Federica si trovava a casa sua, annoiata: pensò quindi di divertirsi col suo schiavo, cerca che egli non avrebbe mai rifiutato un incontro sessuale.
Ma Federica, quel pomeriggio arido, aveva un’idea particolare e voleva divertirsi: per questo motivo preparò alcuni suoi abiti sensuali da far indossare a Simone, ed in particolar modo decise di utilizzare un abito rosso e lungo, una parrucca bionda e scarpe col tacco.
Il ragazzo si recò subito da Federica, sapendo che quelle chiamate erano fatte con uno semplice scopo: godere e soffrire assieme alla sua padrona.
La ragazza non lo fece nemmeno sedere nella poltrona appena Simone entrò nell’abitazione di Federica, ovvero un semplice monolocale che la padrona pagava grazie ai soldi dei suoi schiavi.
Lo prese subito per il ciuffo e lo accompagno in bagno: dopo averlo schiaffeggiato ed insultato, Federica ordinò a Simone di indossare i suoi abiti e di prepararsi, che quella giornata sarebbe stata memorabile.
La ragazza, che indossava degli stivali in pelle nera, decise di far inginocchiare subito il suo schiavo e di umiliarlo immediatamente, facendogli leccare le suole delle scarpe.
Simone, vestito da donna e con la sua parrucca, non perse tempo ed obbedì all’ordine della padrona, che gli fece mettere anche un rossetto scuro per l’occasione.
Lei lo guardava schifata e lo continuava ad insultare: per la ragazza, Simone era diverso dagli altri schiavi e molto più obbediente e questo la rendeva tanto felice quanto nervosa.
Dopo averlo calpestato come uno zerbino e denudato “come una prostituta”, come a Federica piaceva chiamarlo, Simone venne condotto nella camera da letto, legato a pancia in giù e privato delle mutante.
Federica era eccitata: ogni frustata che dava a Simone ed ogni urlo che sentiva gli facevano aumentare la foga sessuale.
Quel pomeriggio Federica aveva in mente di godere tantissimo e decise di indossare lo strapon con dildo grosso: Simone sembrava molto preoccupato visto che, seppur era abituato, Federica sembrava diversa.
La ragazza, senza alcun timore, iniziò a penetrare Simone che, eccitato nel sentire la sua padrona godere ed insultarlo mentre lo penetrava, non poteva fare a meno di emettere piccole urla di piacere, quasi stridule, come se fosse una ragazzina che consuma per la prima volta il rapporto sessuale.
Il piacere di Federica e il dolore di Simone
Federica non aveva limiti quel pomeriggio: spingeva forte dentro l’ano di Simone che, dal canto suo, provò anche un’erezione per l’eccitazione.
La padrona, notando questo stato del travestito completamente denudato, lo colpiva ripetutamente al volto con degli schiaffetti fastidiosi: ogni penetrazione era contraddistinta da una botta, cosa che stava facendo godere maggiormente la padrona ed anche il suo schiavo.
La donne non riusciva a contenersi: maggiore era l’eccitazione di Simone e maggiore era la forza che impiegava nel penetrarlo da dietro.
Simone godeva ed urlava di piacere, ma anche di dolore: tutto questo non faceva altro che aumentare l’eccitazione della padrona, che si sentiva bagnata ma non voleva smettere.
Passarono mezz’ora di orologio praticando questo particolare tipo di rapporto: al termine di esso, Simone era devastato ed aveva provato un orgasmo classico ed uno anale.
La padrona lo salutò con l’ennesimo insulto e botta nei testicoli, dandogli le lenzuola sporche del letto ed ordinandogli di lavarle per la settimana successiva.
Per dargli l’estrema umiliazione, Federica lo fece uscire da casa sua travestito da donna, insultandolo dalla finestra del balcone: ma la padrona era eccitata e terminata la seduta, si masturbò pensando al prossimo rapporto che avrebbe avuto con Simone, che in fondo era lo schiavo che la eccitava più di tutti gli altri e l’unico col quale praticava il pegging.
Mi piacerebbe molto essere sfondato