Marisa (nome di fantasia) è un’utente di Ancona del sito incontri.straponamatoriale.com è arrivata su questa chat perché era sempre stata una ragazza pronta a nuove esperienze e giochi ma una cosa non riusciva propri a realizzare, usare uno strapon con un uomo.

Nessuno si dimostrava interessato e, anzi, quella sua fantasia, alle volte, gli uomini li faceva proprio fuggire.

Ma poi, chattando sul sito, ha conosciuto Micio_Macio (che chiamerò qua Giuseppe) ed è stata subito intesa. Hanno giocato per un po’ in chat ma poi sono voluti passare ai fatti e si sono incontrati e Marisa, in accordo con Giuseppe, ha deciso raccontarci la loro esperienza.

Abbiamo preso appuntamento in un caffè e lì abbiamo approfittato per fare 4 chiacchiere, dopo una mezz’oretta l’ho guardato e gli ho chiesto: “Sei pronto a giocare?”. Lui mi fa un cenno con il capo e si alza per andare a pagare.

Ah… la vecchia cara galanteria maschile!

Mi accompagna a casa sua e saliamo, una bella casa, con un arredamento curato e molto luminosa. Mi era piaciuto anche per questo, è una persona di buon gusto e raffinata.

A quel punto vado un attimo in bagno per dei bisogno fisiologici e quando torno lui non c’è più. La porta della camera da letto e aperta cosi entro.

Lo vedo piegato sul letto con le gambe leggermente divaricate. Riesco a vedere le sue palle piene e rotonde contro il suo corpo. Le sue braccia sono distese sopra la sua testa e il suo viso è girato per guardarmi.

Di fianco a lui c’è un oggetto che riconosco subito, è uno strapon della mia misura color carne, simile al suo cazzo ma solo un po’ più piccolo, ha pensato proprio a tutto.

Lo prendo in mano e lo accarezzo mentre mi guarda. Sono eccitata, il mio cuore batte costantemente per quello che stiamo per fare. Mentre mi avvicino al letto, vedo il suo culo spostarsi, un invito.

Lo indosso e poi i miei fianchi spingono sul suo culo leggermente peloso. Resto lì un momento, lasciandolo abituare, premendo leggermente e preparandoti per quello che verrà.

Mi sposto e cosi posso inserire prima l’indice e poi pure il medio. Il mio micio geme e il buco si abitua.

Ripunto nel sul buco e faccio oscillare avanti e indietro lungo il culo il mio cazzo e lo faccio, facendogli sentire il suo peso e le sue dimensioni. Vedo i suoi pugni serrarsi e sento il suo respiro accelerare. Mentre cado in ginocchio e ti divido il culo con le mani sento i suoi mugolii, lo tengo aperto, così posso avere una buona visione di ciò che consuma così tanto dei miei desideri.

Raccolgo dello sputo nella mia bocca e lo lascio cadere nella sua fessura, in parte cola lentamente verso quelle che dalla quella mia visione risultano essere delle palle molto sexy. Usando il mio pollice, spargo la mia saliva nel suo buco.

Sento il suo corpo che mi fa entrare istintivamente, così stretto, caldo e morbido. Gli do un momento e mi chino per sussurrare contro il suo orecchio. “Mio”, dico. I suoi occhi sono pieni di desiderio. “Tuo”, mi sussurra.

Mi raddrizzo e comincio a spingere il mio dito indice e a tirarlo fuori. I rumori che fa quando sfrego dentro di lui fanno scaldare tutto il mio corpo, facendo emergere quel lato di me che ancora non avevo potuto scoprire. Quel lato che mi spinge a possederlo.

Un palpito si posa nella mia fica, mi bagno, come raramente mi succede, al pensiero di quello che sta per accadere. La mia figa pulsa sentendo i rumori che lui emette e ritorno giù, allargo il culo e faccio scivolare la lingua contro il suo buco, succhiando e leccando tutta la pelle calda e bagnata. Posso sentire i suoi fianchi dondolarsi contro la mia lingua, mentre quell’istintivo bisogno di essere penetrato prende piede. So che il suo cazzo è duro e si sta sfregando sul letto.

Strisciando dietro di lui in ginocchio, verso un po’ di lubrificante nella mia mano e lo spalmo su tutta la lunghezza del mio cazzo. Ti apro di nuovo il culo e lo allineo con il suo luccichio luccicante, facendo scivolare la testa su e giù sul suo buco.

Lo fai, la sua voce dura e tesa. Esito un attimo, ho bisogno di sapere che lo vuole veramente. Come se mi leggesse nella mente, mi guarda indietro e spinse indietro i fianchi in un invito … una immagine così fottutamente hot che mi fa venire la fica bagnata ancora oggi. “Fottimi, per favore”, mi dice e non posso fare a meno di sentire il desiderio nella sua voce. E poi finalmente Pegging è stato! I nostri due utenti ci hanno fatto anche sapere che è sono venuti e sono venuti molte altri e volte perché hanno deciso che la cosa gli è piaciuta troppo per non ripeterla ancora molte volte