La scoperta in giovane età
Sono un uomo sposato con un amore spassionato per un piccolo oggetto di plastica: lo “strap on”.
Molti non conoscono neppure a cosa serve, io l’ho iniziato ad amare fin da giovane, quando appena diciottenne feci un viaggio in Olanda, paese sicuramente più libertino rispetto alla piccola cittadina toscana dove ancor oggi risiedo. Ne sono passati di anni da allora, ma ricordo ancora la felicità che avevo nel mantenermi grazie ad un lavoro che non mancava mai, e soprattutto alla soddisfazione che provavo nell’interagire con i cittadini olandesi, cittadini che molti reputano freddi, ma che invece sono caldissimi, soprattutto sotto le “lenzuola” della camera da letto.
In quei 16 mesi che abitai nella “terra dei tulipani” ebbi molte storie, frutto di una promiscuità sessuale che porta ad una libertà assoluta, e che non fa altro che esasperare il piacere corporale. Fu Ingrid una piccola e minuta ragazza di Amsterdam a introdurmi al piacere del “sesso subito”. Avvenne una notte in cui avevamo dato “tutto” sul materasso della sua piccola casa di periferia, io ero veramente esausto mentre lei voleva ancora “darci dentro”, non ancora soddisfatta della nostra serata di sesso. Avevo quasi alzato “bandiera bianca” e stavo per cadere nelle braccia di Morfeo, quando la mia amante si alzò. In quei momenti pensai che stesse andando in bagno, niente di più sbagliato. La vidi infatti dopo qualche minuto ritornare dinanzi a me, le sue gambe mi si piantarono davanti agli occhi, e mentre con le pupille assonnate accarezzavo le sue curve, i miei occhi furono attratti dal piccolo pene che fuoriusciva dalla sua mutandina.
Mi risvegliai immediatamente e incrociai il suo sguardo, nei suoi occhi vidi la consapevolezza di quello che stava per accadere. Non ci furono parole tra noi, mi giro dolcemente sulla pancia, e li su quel materasso pieno di buchi persi la mia ….verginità anale. Ingrid fu bravissima, inizio a giocare con il mio buchino, prima con la lingua, poi con un dito, poi infine non so quanto tempo dopo decise che il mio muscolo fosse rilassato, e mi penetrò. Fu bellissimo, sentivo una scarica elettrica che si impadroniva del mio corpo, ogni qualvolta Ingrind spingeva a fondo il suo attrezzo di plastica. Fu un esperienza pazzesca e allo stesso tempo meravigliosa, un esperienza di cui ricordo il piacere che provai ad essere “scopato da una donna” per la prima volta. Da allora non ho potuto più fare a meno dello strap.
A volte alle mie amanti ho dato l’impressione di un pazzo, altre volte le ho incuriosite, altre ancora, poche per la verità, sono riuscito a ritrovare quell’alchimia di quella fredde notte di Amsterdam, quando questo è avvenuto il piacere che ne è conseguito è stato massimo.
Avventure con la propria moglie
Tra le mie avventure, quella che forse ricordo con più piacere è stata quando insieme alla mia attuale moglie, ho incontrato una “coppia libertina“. Pratichiamo spesso lo scambio coppie, ma quella volta inizialmente non avevamo avuto la fortuna che meritavamo.
La coppia scelta per l’incontro era una bella coppia almeno fisicamente, a letto lui però era una vera schiappa, non riusciva ad avere un erezione soddisfacente, e il suo piccolo “bigolo di carne” rimaneva desolatamente moscio. Io per quanto eccitatissimo non riuscivo a soddisfare entrambe le donne, la mia la conoscevo benissimo ed era una vera e propria “femmina da letto”, ma la nostra nuova amica era se possibile ancora più porca di quella che sarebbe diventata la mia futura moglie. E fu proprio la mia donna che diede una svolta alla serata, quando io venni per terza volta nella sera, e domandai un attimo di tregua, fu lei a prendere in mano le redini del gioco, e lo fece utilizzando quello che era il nostro oggetto segreto.
Con quello scopò la sua nuova amica, e facendolo riuscì a farmi eccitare nuovamente. Era bellissimo vedere le due donne che con la pelle sudata ansimavano a più non posso, Roberta la mia fidanzata spingeva come un ossessa, Giulia la nostra amica invece cercava di allargare a più non posso le gambe, allo scopo di agevolare una penetrazione che a sentire dalle urla che lanciava la stava soddisfacendo appieno.
Quella fu la sera che ci portò a inserire in pianta stabile l’attrezzo principe per le “donne che scopano gli uomini” all’interno dei nostri incontri, incontri che spesso ci riserviamo allo scopo di liberarci delle tossine della quotidianità. D’altronde durante questi incontri nulla è vietato, e vedere i lui di coppia passare dall’indifferenza dettata dalla loro presunta mascolinità, fino ad arrivare ad “elemosinare una scopata” da una donna è qualcosa di entusiasmante. È forse questa la situazione che personalmente più mi piace, la ricerca di un riempimento che di solito è riservato alle donne, “l’umiliazione” di stare “a pecora” e allargare con le proprie mani il buchino, ricercando una penetrazione “contro natura”, il piacere che ne deriva quando si sentono i colpi dettati dalla penetrazione, colpi che non fanno altro che eccitare il corpo e la… mente.
Il Pegging crea dipendenza
Personalmente da quella prima sera olandese, ho sempre avuto il piacere di usare “l’attrezzo del piacere” ogni qual volta posso, spesso sono io stesso a convincere la mia donna, è il nostro “piccolo rito” usato per portare al livello giusto la temperatura della serata.
Altre volte è lei che con le mani mi fa capire di voler “abusare” del mio corpo, quando questo avviene so già che sarò trattato come una vera e propria donna in calore, con la mia cara mogliettina che sfoga la sua rabbia, grazie a un attrezzo che ormai ha imparato a usare alla perfezione, riesce infatti a variare il ritmo, passando da colpi dati con una velocità altissima, fino a fermarsi completamente, per farmi assaporare la sazietà che deriva dal riempimento del mio piccolo buchino.
Alla fine di questo trattamento oltre a capire cosa significa “sesso subito”, raggiungo un godimento che difficilmente con il sesso normale riesco ad avere, un godimento che nessuno potrà mai avere, a meno che non si decida a subire il… fascino dello strap.
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