Il sito di incontri

“Sito di incontri per manti del Pegging“. Non so come sia finita a googlare Pegging in una noiosa serata di Settembre.

Stavo guardando video hard. Avevo digitato la parola “strapon” nel campo di ricerca del sito convinta di trovare video lesbo. Apro il primo che capita. C’è una donna bionda, con una lunga treccia, è già nuda. Di fronte a lei si vede un uomo, anche lui nudo. Non capisco, stoppo il video e leggo il titolo: “Pegging”.

È una parola che non conosco, decido così di guardare il video. Lui passa uno strapon alla donna e lei, velocemente, lo indossa. Prende l’uomo per una spalla e lo spinge con decisione verso il basso. Lui prontamente si inginocchia e si mette carponi, il resto lo conoscete. Sono incuriosita e sorprendentemente eccitata. Ho sempre avuto delle fantasie di dominazione, ho sempre desiderato di sottomettere un uomo, ma non avevo mai pensato a una cosa del genere.

Decido di cercare su Google la parola “Pegging”. Persino Wikipedia ha una pagina che spiega dettagliatamente la pratica. Scorro i risultati e mi fermo di fronte al sito di incontri per amanti del Pegging. Decido di provare a dare un’occhiata. Il sito garantisce incontri con persone interessate della mia zona. Sento il calore pervadermi il petto, l’eccitazione cresce sempre di più. Decido di registrarmi, con un po’ di timore. In 2 minuti sono dentro, con l’aspettativa di fare solo due chiacchiere con un qualche sconosciuto dall’altra parte del mondo. Noto delle opzioni di ricerca, dove, come promesso, posso selezionare, tra le altre cose, la città.

Convinta di non trovare nessuno, provo “Firenze” e completo con le altre mie preferenze. Mi appaiono decine di profili online.

Finalmente l’uomo perfetto

Alcuni profili sono scarni, altri sono corredati da foto e informazioni personali. C’è un ragazzo dai capelli ricci e bruni, con dei grandi occhi verdi.

Ha scritto di avere 38 anni, solo qualcuno più di me, ma ne dimostra non più di 25. L’idea di incontrare un ragazzo più giovane e meno esperto e di possederlo in maniera così totale mi piace, sento l’eccitazione crescere. Quel suo viso pulito mi ricorda il mio primo fidanzato. Avevo 16 anni ed ero ingenua e inesperta.

Lui era più grande, aveva 22 o 23 anni, non ricordo. A volte, dopo la scuola, uscivamo insieme e ci concedevamo dei furtivi incontri intimi. Lui era sicuro di sè, spavaldo e io arrossivo di fronte alle sue richieste audaci. Un giorno, quando eravamo nascosti nell’erba e lui era sopra di me, mi sussurrò all’orecchio: “lo sai che anche agli uomini piace essere penetrati, perché non provi a vedere se piace anche a me?”.

Così dicendo mi afferrò la mano e la posò sulle sue natiche, che si muovevano dolcemente sopra di me. Allora rimasi scandalizzata da quella richiesta, ritrassi la mano, non feci nulla e rimasi in silenzio. L’idea di rivivere quella situazione, allora così strana e goffa, ora che, finalmente, sono una donna, mi attrae in maniera irresistibile. Lascio correre la fantasia, suggestionata dal video appena visto. L’eccitazione è tanta, perché non condividerla con l’uomo migliore che potessi incontrare? Decido di scrivere al moretto che mi ha tanto colpita. Neanche il tempo di alzarmi per prendere un bicchiere d’acqua, che lui risponde. Sono emozionata e spaventata contemporaneamente.

Mi presento e vado dritta al punti: gli dico che non ho mai provato, ma mi piacerebbe molto penetrare un uomo utilizzando uno strapon. Lui immediatamente replica, confessandomi di nutrire il desiderio di trovare una donna con cui instaurare un rapporto di complicità, con il fine di praticare il Pegging. Mi racconta di aver scoperto le gioie dello strapon in una relazione passata, che però si è conclusa in maniera brusca. È già uscito con altre donne, ma non ha ancora trovato la compagna giusta per farsi penetrare analmente. Ormai è tanto tempo che non pratica più il Pegging, ma ne sente un gran desiderio, perciò ha deciso di iscriversi al sito di incontri per amanti del Pegging.

Coppia conosciuta online pegging

L’incontro

Rimango stordita dalla velocità con cui io sia passata da una noiosa serata davanti al computer alla pianificazione di un incontro erotico. Sono titubante, ma mi sento eccitata. Sento le guance divampare, il petto quasi mi esplode e mi agito sulla sedia. Lui mi stimola la fantasia, sembra un uomo che, come me, ha voglia di sperimentare, di rompere la monotonia ed esplorare le proprie fantasie. Il desiderio è quasi insopportabile, spinta anche dall’eccitazione decido di osare. “Perché non ci vediamo stasera?”. Digito e senza pensarci premo invio. 10, 20, 30 secondi. Non risponde. Inizio a sentirmi una scema, penso di aver esagerato. “Per me va bene, a che ora passo a prenderti?”.

Tiro un sospiro di sollievo. Sono solo le 21 e 30. Ci accordiamo per le 22 e 30, nel parcheggio di un supermercato che a quest’ora è ormai chiuso. Mi preparo e mi dirigo sul posto. Arrivo con 5 minuti di anticipo, ma lui è già lì, appoggiato sulla sua macchina bianca. La somiglianza con il mio fidanzatino dell’adolescenza è impressionante. Sento il cuore che batte veloce, le guance divampano ancora, questa volta per l’emozione.

Mi avvicino, gli porgo la mano e mi presento: “Francesca, piacere”. Casa sua è vicina. Io sono incredula, i pensieri mi offuscano la mente, come se fossi in un leggero stato di ebrezza. Ci dirigiamo subito in camera, sul letto uno strapon nero, come tanti di quelli visti nei video. Sta per accadere.

“Pegging” mi ripeto nella mente. Tutto ciò che avevo desiderato senza conoscerne il nome semplicemente su internet, grazie a un sito di incontri. L’eccitazione si è impadronita del mio corpo e mi guida nell’esplorare le mie fantasie. Non ho fretta, non ho paura. Ci lasciamo trasportare dai nostri corpi, ci studiamo e, finalmente, troviamo ciò che stavamo cercando.