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L’inizio della mia femminilizzazione.
Avevo iniziato a interessarmi a pratiche come il pegging qualche anno fa, quando non sapevo ancora cosa fossero. Ricordo, lo scambio di ruoli a quel tempo mi sembrava poco più che un’assurdità, eppure l’interesse per il pegging non è affatto scomparso. Anzi! Nel corso del tempo è aumentato in misura considerevole, fino a giungere al suo apice quando ho deciso, da donna, di provare a invertire i ruoli. Il pegging, del resto, mi suscitava una gran curiosità ormai da diverso tempo, tanto che non riuscivo a tirarmi fuori dalla testa l’idea di provarlo. E devo dire: una volta che l’ho provato non ho più saputo tornare indietro. Come ho iniziato? Semplice: ho provato a cercare sul web delle persone interessate alla femmilizzazione. Perché oltre a me, che ero interessata a provare l’invertimento dei ruoli, avevo bisogno anche di un maschio che avesse voluto sentirsi donna per un po’. In primi mi sono registrata nel portale italiano dedicato alla pratica del Pegging che reputavo essere migliore degli altri, e anche più sicuro, nonché con più opzioni.
La mia esperienza di femminilizzazione sul portale.
Sin dalla registrazione ho potuto contare su una serietà e professionalità che non ho trovato altrove. L’iscrizione è avvenuta in maniera veloce e liscia. Non ho dovuto spenderci molto tempo e l’iscrizione stessa si è rivelata essere molto intuitiva. Alla fine ho scoperto che anche il sito non è difficile da utilizzare, nonché che non è solo un sito, ma una vera e propria community di persone interessate al pegging. Credo che a distanza di diverso tempo possono affermare con certezza che si tratta del cuore pulsante del pegging in Italia, che raccoglie donne e uomini curiosi di provare l’inversione dei ruoli. Il numero 1 dei siti italiani dedicati al pegging, – così recitava la pubblicità e credo che non si sbagliasse. Era davvero il sito numero uno. Subito dopo l’iscrizione ho potuto accedere a una vasta gamma di utenti provenienti da tutta l’Italia interessati al pegging. Ho potuto svolgere una veloce ricerca, osservare i maschietti interessati alla pratica e quindi decidere, in definitiva, di provarlo. Ho acquistato uno strapon in uno dei tanti negozi a luci rosse a Bologna, e…
La preparazione incontro di femminilizzazione.
Il ragazzo che ho contattato alla fine, dopo una più o meno lunga ricerca, era anche egli stesso della mia città. Aveva la mia stessa passione, condividendo il segreto del pegging. Ovviamente ci siamo promessi l’anonimità: lui non voleva che i suoi amici o parenti fossero venuti a conoscenza di quella sua particolarità, mentre io l’anonimato l’ho richiesto per par condicio. Non m’interessava se qualcuno che conosco fosse venuto a conoscenza della cosa. Prima di procedere all’incontro ci siamo adeguatamente conosciuti grazie alla chat del sito e alla possibilità di parlarsi. Così ci siamo scambiati i numeri di telefono e ci siamo parlati. Volevo realmente capire se era la persona che cercavo e non un falso. Alla fine, dopo varie chiamate, ho capito che era una persona reale. E che tutte le altre persone sul sito erano reali e non dei fake come spesso capita d’incontrare su siti d’incontri. Qui si ha la possibilità di realizzare un vero e proprio sissy training .
L’incontro vero e proprio.
Insomma, dopo aver fissato il giorno e l’ora, ho preso il mio strapon e, eccitata e agitata perché era la prima volta, sono andata in centro a cercare il ragazzo. Dovevamo incontrarci lì e alla fine l’ho trovato che già mi aspettava. Come al solito, ero io quella che è tardata (colpa degli autobus). Prima di portarmi a casa sua come aveva promessa durante la fase organizzativa, abbiamo fatto quattro passi per conoscerci un po’ meglio. Volevo, insomma, capire se era la stessa persona che ho conosciuto al telefono e in chat, e ovviamente era lui. Dopo abbiamo preso l’autobus e siamo andati a casa sua passando subito al sodo. Niente preliminari, niente bugie o dolci parole. Una volta chiusa la porta mi sono subito ritrovata con il mio strapon su di me e lui che era completamente nudo, spogliato, inginocchiato dinnanzi a me. Tutta l’agitazione che provavo prima di entrare a casa sua, perché davvero non sapevo cosa fare e come gestire l’incontro, è volata via. In un momento mi sono ritrovata nei panni di dominatrice, ed è venuto tutto naturale. Prima il sesso orale, ovviamente. Lui è stato sulle ginocchia per più di qualche minuto, e io che muovevo il bacino e avanti e indietro. Il strapon, credo, gli era piaciuto un sacco perché dopo se ne era staccato e si era messo a cavalcioni sul letto. Credo di non aver avuto nessun pensiero in quell’attimo: due secondi e anche io ero sul letto, con il mio strapon. Alla fine il resto è storia, ed è una storia dolcissima e che auguro di provare a tutte le ragazze che vorrebbero provare il pegging e liberare il proprio lato nascosto per mezzo di uno strapon.
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