Il pegging in provincia di Vicenza  non è mai un argomento semplice di cui parlare. Quando si fanno incontri tra persone “normali” a volte desideri che possono sembrare un po’ più oscuri, vengono sotterrati per paura di sembrare diversi. Straponamatoriale.com è una community dove questa “diversità” è valorizzata da un’ampia cerchia di persone che amano parlare e raccontare le proprie esperienze, per arricchire e rendere gli altri partecipi di ciò che ci eccita di più. Lo strapon e più in generale trovare un’esperienza che ti riesca a soddisfare. Oggi è Matteo a raccontare la sua storia (nome fittizio; nickname Anacleto93).

La testimonianza di un incontro Strapon a Vicenza

Ciao community, mi chiamo Matteo e sono un ragazzo toscano che vive a Vicenza ormai da parecchi anni. Sono sempre stato un ragazzo piuttosto timido ed introverso. Non ho mai avuto molti amici e tanto meno ragazze che potesso interessarsi a me. Sarò stato io la casa dei miei mali, ma ero profondamente innamorato della figlia di un amico di famiglia. La vedevo una volta al mese quando i suoi genitori venivano a casa nostra perchè spesso eravamo in viaggio da per Vienna.

Lei era di Roma e era una donna estremamente moderna e libertina. Non mi degnava di uno sguardo e mi trattava sempre con sufficienza.

Mi derise anche, ma io continuavo a desiderarla. Anche quando i nostri incontri cominciarono ad essere sempre di meno io la pensavo. Questo mio desiderio di abbandonarmi a lei e ad una donna mi ha condizionato a punto da vedere le donne come puro essere dominatore. Desideravo essere legato, desideravo essere deriso e schernito e desideravo essere penetrato. Non sarei mai riuscito ad avvicinarmi a qualcuno e a far si che tutto questo accadesse naturalmente. Dovevo trovare un modo per dar sfogo al mio desiderio. Mi decisi così di scrivere su straponamatoriale.com un’annuncio e dopo vari tentativi cominciai a chattare con una donna. Il suo nickname era MusaGreca e non aveva molta voglia di parlare. Mi chiedeva solo foto ed io all’inizio non volevo inviargliele. Non mi fidavo. Così lei cominciò a fare la dura e a dirmi che di persone come me ne aveva viste abbastanza per capire che era il momento giusto per cambiare. Era aggressiva, ma quel tanto che mi bastò per avere le palle di fare ciò che mi chiedeva. Le mandai una foto di me nudo e basto questo a farle capire che ero pronto. Mi disse che avremmo dovuto vederci da lei e che avrei dovuto portare del burro. Sapevo che non avrebbe voluto fare una torta, ma non osai porre domande o obbiezzioni. Era molto bella, snella e con un bel seno. Me la immaginavo più possente di me, ma evidentemente il suo carattere era predomimante.

Mi fece straiare sul letto e cominciò a spogliarsi. Mi disse che mi dovevo girare che non avrei dovuto fare rumore. Prese il burro e lo ficcò nel mio culo. Sapevo cosa avrebbe fatto. Si mi se lo strapon e comiciò a penetrarmi dolcemente. Mi disse dolcemente all’orecchio “era questo quello che volevi? Sai dove ti porterà tutto questo?”. Io ero troppo eccitato anche solo per risponderle e pensavo solo a quanto avrei goduto se avessi potuto toccarmelo. Quando veveva che mi avvicinavo con la mano, lei mi tirava uno pugno. Non voleva che mi toccassi. Stavo male ed un un certo punto me lo sfiorò lievemente. Io vennì immediatamente e lo buttai tutto fuori. A quel punto la donna mi disse che avrebbe voluto rivedermi la settimana prossima. Mi ero trovato una padrona.